LA
MISTERIOSA
TRIBU' DI DAN
di Leonardo Melis
MISTERIOSA
TRIBU' DI DAN
di Leonardo Melis
Shardana=Sher-Dan?
Certo. Alcuni studiosi d’Oltr’Alpe propongono la tesi
secondo cui alcuni contingenti mercenari appartenenti ai Popoli del Mare scortarono Mosé nell’Esodo. Per l’esattezza si tratterebbe di Shardana e Tjekker
Vediamo:
Da Lia nacquero, secondo laBibbia:
- Ruben, Giuda e Simeone
Probabilmente gli appartenenti alle tribù con questo nome sono da classificare come discendenti da quelle tribù semitiche insediatesi in Egitto all’epoca dell’invasione degli Hiksos e quindi odiate dal popolo
egiziano, che però se ne serviva per la loro abilità artigianale, soprattutto in campo edilizio. Mosè si rivolse a loro con la promessa di condurli in una
Terra più ricca e senza padroni.
Issacar In questa tribù
vennero inclusi mercenari di stanza in Egitto, appartenenti ai Popoli del Mare,
Tjeker per la precisione
Zabulon. Anche in questo caso
vennero inclusi mercenari appartenenti ai Popoli del Mare. Gli studiosi parlano di Danai, preferibilmente di Sher-Dan
Giuseppe e Beniamino per volere di Giacobbe furono inclusi i figli di Giuseppe- Ephraim e Manasse.
nominate.
Da Billah schiava di Rachele, nacquero:
Dan e Nephtali.
Nephtali, quindi, di origini semitiche, mentre nella tribù di Dan furono inclusila maggior parte dei mercenari Shardana amici del principe–generale Mosè.
Da Zelpha] schiava di Lia, nacquero:
- Gad e Aser. Gad di origini semitiche, mentre ad Aser si aggiunse un contingente di Tjeker,mercenari appartenenti alla coalizione dei Popoli del Mare, che sappiamo storicamente insediati in Palestina tra la fine del XIII secolo e l’inizio del XII a.C.
È una coincidenza strana che essi portassero il nome del figlio di
Giacobbe che amava l’arte della guerra. Possiamo solo ipotizzare che i Shardana, come gli Ebrei (Ossia quelle tribù che poi formarono il popolo ebraico), arrivarono in Egitto intorno al 1700 a.C. con l’invasione degli Hiksos, quindi c’era sicuramente un legame fra i due gruppi.
Questo spinse Mosè a convincere i Shardanaa unirsi all’impresa, magari con la promessa che una volta giunti a destinazione avrebbero potuto imbarcarsi per far ritorno nella loro patria d’origine:la Sardegna
Tutta l’assortita e indisciplinata moltitudine di razze ed etnie che seguirono Mosè nell’Esodo, il Patriarca-Condottiero cercò di trasformarla in un’unica Nazione e sappiamo con quali difficoltà. Per prevenire le rivolte e le insubordinazioni, per difendersi da attacchi esterni di popolazioni ostili, il furbo condottiero si servì spesso dei mercenari Tjeker e Shardana.
Parte quindi della tribù di Dan, una volta giunti sulla Terra Promessa, raggiunsero i porti di Sidone e delle altre città costiere e si
imbarcarono alla volta della loro antica Patria. Arrivati a destinazionefecero
come Ulisse una volta rientrato in patria: ripresero il mare per altre
avventure! E questa volta si volsero alle terre del Nord. Cosa poteva chiamarli
in questi territori, per molti sconosciuti e inospitali, non sappiamo.
Certo che per la loro abitudine di lasciare tracce del loro passaggio dappertutto,come il serpente, oggi possiamo almeno sapere dove si stabilirono. Sappiamo dagli
Egizi che nell’ultima tremenda invasione verificatasi mezzo secolo dopo questi
avvenimenti, intorno al 1200 a.C., insieme a Shardana, Thursha, Shakalasa, Liku, Libu ecc., stavolta ci sono altri popoli che vengono dall’estremo nord
dell’Europa. i Greci li chiamavano anche Iperborei e dicevano
adorassero il dio Apollo, cui dedicavano templi e altari megalitici, a volte di
formacircolare, come Sthonenge, ma anche come Circuitus in
Sardegna presso Laconi, in una località chiamata stranamente Stunnu, un
vocabolo dal suono incredibilmente simile al primo. Il nome di questi nuovi
alleati: Saksar (Sassoni?) e Danen (Tuatha de Dana), o Danuna. Vedremo
che non si tratta dell’unico richiamo al nome di Dan che noi troveremo nelle
terre del Nord. Alcuni esempi: Danmark=Traccia di Dan, Tuatha de Dana=Gente
di Dan o Tribù di Dan. Questi ultimi erano gli antenati degli Irlandesi e
adoravano la Grande Madre, la Dea Danu. La stessa Irlanda è piena di
toponimi Dun (Es. Duncan, leggi Dancan), ma anche Danstesso (Danny boy)...

Sappiamo anche che Mosé affidò a Ooliab di Dan (insieme a Jezalel di
Juda) la costruzione dell’Arca, che poi sarà custodita dagli stessi Daniti, prima
a Dan e poi a Silo. Con la costruzione del Tempio di Salomone, ad opera di un
Danita di Tiro (Hiram Abi). l’Arca verrà portata a Jerusalem. Al tempo di Roboamo se ne perderanno le tracce, ma anche stavolta c’entrano i Shardana e un loro generale divenuto faraone (Shesonk, XXII dinastia), che depredò il Tempio nel 950 a.C.... ma questa è un’altra storia.
IL DRAGONE (O Serpente alato) era il simbolo dei SHER-DAN. Mosè fece issare
su un’antenna un “serpente di bronzo” durante un’epidemia scoppiata
nell’accampamento. Chi “vedeva” quest’insegna veniva sanato. Era forse
l’insegna dell’accampamento dei DAN? Le tribù di Israele conservarono il Serpente di Bronzo, il Nehustan, nel santuario di Dan, facendone oggetto di
Culto, finché il re di Juda Ezechia lo fece distruggere.
Alcune Nazioni antiche (Sparta, l’Inghilterra di Artù...) e moderne hanno adottato questo simbolo (il Drago).
La Chiesa Cristiana, considerandolo retaggio del paganesimo, lo considerò l’immagine del diavolo stesso. S. Giorgio e altri santi, oltre che i cavalieri medievali, lo combatterono in “Nome di Dio edella Chiesa”.
Da “Shardana i Popoli del Mare” di Leonardo Melis (IV edizione)
da acam.it