Simbolismi. La Mela

Le fiabe, le Creature magiche, i Draghi, sono solo racconti per bambini, o esistono veramente e hanno qualcosa da insegnare anche agli "adulti"...?
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drago-lontra blu
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Simbolismi. La Mela

Messaggioda drago-lontra blu » 22/01/2010, 21:20

LA MELA

Nella nostra lingua il nome del melo è la traduzione del latino “malum” che
deriva, a sua volta, dal dorico “malon”.In francese si dice “pomme” dal
latino “pomum”, che indicava qualunque tipo di frutta a nocciolo o a
seme. Il termine inglese e tedesco, rispettivamente “apple” e “apfel”,
derivano invece dalla radice indoeuropea “abel”, come “aval”, la mela
in bretone e gallese, da cui deriva il nome di Avallon, la mitica
“isola delle mele”. Avallon è l’isola mitica dove Artù fu curato da sua
sorella Morgana, dopo la battaglia di Camlon. La mela è il frutto che
procura sapienza e immortalità. E’ anche il nome generico per l’Altro
Mondo.La mela è il frutto dell’immortalità e della conoscenza, insieme
alle ghiande e alle nocciole.In una leggenda celtica, il dio Lug porta
in dono al gran re Cormac un ramo dell’Altro Mondo: è un ramo adorno di
tre mele ed è l’insegna della regalità.


Ercole e i pomi d’oro



Il melo è l’albero simbolico della conoscenza salvifica che conduce all’immortalità.

Un mito greco narra che Ercole aveva compiuto le dieci fatiche imposte da
Euristeo: grazie a esse, l’eroe, figlio di Zeus e di una mortale,
Alemena, sarebbe diventato un Dio. Ma Euristeo, che non riteneva valide
la seconda e la quinta fatica, gliene impose altre due.

L’undicesima consisteva nel cogliere i frutti d’oro di un melo, dono di nozze della Madre Terra ad Era, che l’aveva piantato nel suo giardino,
sulle pendici del monte Atlante, dove i cavalli del sole terminavano la
loro corsa e i greggi e le mandrie di Atlante vagavano su pascoli che
nessuno osava violare. Era ne aveva affidato la custodia ad Atlante,
prima che questi fosse condannato a reggere il peso del Globo sulle
spalle.Temi mise in guardia il Titano dicendogli :” Il tuo albero sarà
spogliato dalle mele d’oro da un figlio di Zeus”.

Preoccupato, Atlante costruì solide mura attorno all’orto, cacciando tutti gli
stranieri dalla sua terra e affidando il sacro albero alle sue figlie,
le Esperidi e ad un drago guardiano: Ladone.Quando Ercole ricevette
l’ordine di impadronirsi delle mele d’oro, non sapeva dove fossero
situate.S’incamminò attraverso l’Illiria fino a raggiungere il fiume
Eridano, patria del profetico Nereo.Nereo gli consigliò di non cogliere
le mele con le proprie mani, ma di servirsi di Atlante, alleggerendolo,
nel frattempo, dell’enorme peso del globo terrestre che gravava sulle
sue spalle. Così, Ercole chiese questo favore al Titano che era
disposto a qualunque cosa per avere almeno un ora di sollievo, ma
Atlante aveva paura del drago, sicché pose come condizione di
ucciderlo.Ercole uccise il drago e il titano portò le tre mele,
raccolte dalle figlie, ma non aveva alcuna intenzione di riprendere il
suo ingrato posto. ”Porterò io stesso le mele a Euristeo,” disse “se tu
reggerai il cielo sulle tue spalle, per due o tre mesi ancora”. Ercole
finse di accettare, ma seguendo il consiglio di Nereo, pregò Atlante di
riprendere il globo per solo pochi minuti ancora: il tempo di fasciarsi
il corpo. Il titano posò a terra le mele, riprendendo il suo carico e
l’eroe poté raccogliere i frutti, allontanandosi con un saluto di
scherno. Il mito è l’allegoria di un cammino iniziatico* dove colui che
tende alla comunione divina deve superare una o più prove per poter
ricevere le mele d’oro della conoscenza salvifica.

La mela è il frutto per eccellenza. Con la sua forma sferica ha suggerito all’uomo la totalità del cielo e della terra: una specie di simbolo del potere
massimo terrestre e divino insieme.
Nella tradizione ebraico-cristiana il melo è l’albero del bene e del male, nella
mitologia scandinava la mela è il cibo degli dei.

Sono tre mele
d’oro che tentano Atalanta a fermarsi e a perdere la scommessa con
Ippomene; è una mela d’oro che scatena la guerra di Troia, è una mela
il frutto che, consacrato ad Afrodite, a partire dal 3° sec. d.C., in
Grecia, viene gettato al giovanetto o alla fanciulla per scegliere il
compagno di banchetto; sono mele i frutti dell’immortalità del giardino delle Esperidi che Ercole, nella sua undicesima immane fatica, riesce a conquistare.

"Il simbolismo del pomo gli è conferito, afferma E. Bertrand, dal fatto che
contiene al centro, formato dagli alveoli che racchiudono i semi, una
stella a cinque punte. E’ per questo che gli iniziati ne hanno fatto il
frutto della conoscenza e della libertà. Dunque, mangiare il pomo
significa per essi abusare dell’intelligenza per conoscere il male,
della sensibilità per desiderarlo, della libertà per farlo. Ma come
sempre accade, l’uomo comune ha preso il simbolo per realtà. La
chiusura del pentagramma, simbolo dell’uomo-spirito, all’interno della
carne del pomo rappresenta inoltre l’evoluzione dello spirito reso
prigioniero della incarnazione".

Questa osservazione è contenuta
anche nell’Ombre des Cathédrales di Robert Ambelain: "Il pomo, anche ai
nostri giorni, nelle scuole iniziatiche, è il simbolo della conoscenza
poiché, tagliandolo in due (nel verso perpendicolare all’asse del
peduncolo), vi si trova un pentagramma, tradizionale simbolo del
sapere, disegnato dalla disposizione stessa dei semi".



Nelle tradizioni celtiche, il pomo è un frutto di scienza, di magia e di rivelazione. E’ anche un nutrimento meraviglioso.
La donna dell’Altro Mondo che viene a cercare Condle, il figlio del re
Conn dalle cento battaglie, gli consegna un pomo che lo nutre per un
mese e non si consuma mai.

Fra gli oggetti meravigliosi la cui
ricerca è imposta dal dio Lug ai tre figli di Tuireann, in espiazione
dell’omicidio di suo padre Cian, figurano i tre pomi del giardino delle Esperidi: chiunque ne mangi non avrà più fame e sete, dolore e malattia ed essi non si consumano mai.

In alcuni racconti bretoni, mangiare un pomo costituisce il prologo di una
profezia. Se il pomo è un frutto meraviglioso, il melo (abellio, in
celtico) è anch’esso un albero dell’Altro Mondo.
La donna dell’Altro Mondo che va a cercare Bran, gli dà un ramo di melo prima di trascinarlo al di là del mare.

Emain Ablach in irlandese, Ynys Afallach in gallese, l’isola d’Avalon,
altrimenti detta il pometo, sono i nomi di questo soggiorno mitico in
cui riposano i re e gli eroi defunti.

Nella tradizione britannica, re Artù vi si rifugiò in attesa di venir liberato ad opera dei suoi compatrioti gallici e bretoni dal giogo straniero.
Merlino nei testi, ammaestra sotto un melo.
Presso i Galli era un albero sacro come la quercia.




fonte: strega delle mele
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RaggiodiSole
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Simbolismi. La Mela

Messaggioda RaggiodiSole » 22/01/2010, 21:40

Ecco perché si dice che una mela al giorno toglie il medico di torno!! Splendido Drago e grazie delle tue preziose informazioni Like a Star @ heaven
magia

fatastelle
Vita e Morte: nel Sole trovano la perfezione del cerchio.

Serena

Simbolismi. La Mela

Messaggioda Serena » 21/06/2010, 18:48

Effettivamente sarebbe sempre il caso di portarsi sempre dietro una mela, e bisogna, secondo me, averla SEMPRE, quando si fanno riti magici e preghiere, poiche il male non puo' entrare nel cerchio, ma capita di avvertire sia l'Amore che il male e quindi e' bene tagliare la mela e tenerla stretta in mano, vi garantisco che l'ho usata personalmente e ha funzionato. Certo, io CREDEVO che avrebbe funzionato.
In altra vita mi e' stato insegnato a porre mezza mela sopra ogni uscio o finestra quando le pareti tra i mondi sono sottili, per evitare che entita' maligne entrino in casa, io lo faccio quando viene a trovarmi una persona che purtroppo non inviterei mai in casa in quanto e' portatrice di negativita' e prosciugatrice di energie positive. Funziona anche con lei. ;-)

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drago-lontra blu
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Simbolismi. La Mela

Messaggioda drago-lontra blu » 21/06/2010, 21:13

io uso i cristalli per purificare l'ambiente, e qualche altro aiuto, come la ciotola di sale.
Quando una persona la sento cosi' distante e mi fa arricciare il naso, uso la spada di Michele per tagliare con lei ogni collegamento. Funziona sempre, il nostro arcangelo è sempre con noi.
Ciao a tutti.
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shanti
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Messaggioda shanti » 22/06/2010, 10:44

quando prego sono connessa alle forze di luce e collegata a Michael, quando conduco una cerimonia anche. So che nulla mi può disturbare.
Se devo proteggere qualcosa o qualcuno, è sempre la luce blu di Michele che chiamo ed è vicino a me.
Se qualcuno non è in sintonia con me e sento che in qualche modo ha l'intento di colpirmi, non me ne preoccupo, perché so che se la mia luce splende, nulla mi può danneggiare, a meno che non debba avvenire affinché io comprenda qualcosa. In quel caso chi o cosa potrebbe sembrare negativo, in realtà mi è maestro.
Ciao


Sii umile perché sei fatto di Terra, sii nobile perché sei fatto di Stelle.
Con la Luce di Michele nel cuore. shanti

Serena

Simbolismi. La Mela

Messaggioda Serena » 22/06/2010, 16:51

Anch'io ho vari cristalli in casa e il mio giardino zen non e' fatto con la sabbia bianca ma col sale, hhhihihiih non l'ho mai rivelato a nessuno pero', ma se ci pensato e' un ottima cosa, tutti ci giocano e cosi il sale assorbe sempre tutto.

Questo fatto dell'arcangelo Michele devo ancora capirla...le wiccan fanno la stessa cosa che tu fai con la spada con l'athame in argento e io invece uso il reiki.

Pero' la mela mi piace usarla lo stesso, e' come se mi sentissi DENTRO la Madre, in piena ed assoluta connessione con Lei solo usando la mela, come se fosse il frutto che le e' piu' vicino.

blessed be
Serena

PS: dove trovo una piu' chiara spiegazione di cosa esattamente credete nell'arcangelo Michele? sto leggendo il forum apposito ma non trovo la base della conoscenza che mi manca per comprendere il resto. GRazie

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shanti
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Messaggioda shanti » 22/06/2010, 17:27

Tutto ciò che viene dalla madre è benedetto.... la frutta i fiori, l'acqua e ogni singolo filo d'erba.
Rispondo per quanto riguarda me. Non conosco le wiccan, ma conosco bene la spada e Michele e la base di tutto è l'affidarsi a Lui e alla sua Luce. La sua Spada non è uno strumento di potere, non nostro. La spada è in mano sua. E' un cammino di consapevolezza, e non so darti una spiegazione su cosa si fonda il mio rapporto con lui, posso solo dire che l'amore per lui vive e nel mio cuore, la sua presenza mi è accanto, e io lavoro e cammino con Lui. Le persone che mi conoscono, che vengono da me, o sono in città di Luce, non lo sono a caso. C'è un motivo, un disegno. E qui conoscono questo meraviglioso essere , o lo ritrovano perché è sempre stato con loro.
Questa è anche la Città di Michele.....
Insegno e pratico reiki da quindici anni e anche quando attivo le persone o faccio i trattamenti, lo faccio nel suo nome, portando la sua luce nel cuore e nelle mani. Un abbraccio.
Sii umile perché sei fatto di Terra, sii nobile perché sei fatto di Stelle.
Con la Luce di Michele nel cuore. shanti

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Messaggioda drago-lontra blu » 22/06/2010, 22:44

bella domanda...da dove.
tra i miei percorsi c'è anche la wicca, e si', l'uso è simile alla spada, per espansione del concetto.
Michele è con me da sempre ma la sua consapevolezza mi è giunta da poco.
La storia la puoi trovare qua, sul forum, raccontata con semplicità e amore.
Parlo per me, e quanto sento è complesso, quello che so è che ho una risposta chiara, da quando ne ho consapevolezza, di quello che è il mio cammino.
Il codice di Michele parla chiaro, ed è lo stesso che mi porto dentro, il mio comportamento cammina su queste righe.
Di sicuro è una cosa diversa da quanto ci si aspetta e non è legato alla religiosità intesa strettamente.
Il mio rapporto con Michele è simile a quello di due amici, pronti ad aiutarsi sempre. La cosa bella è che cosa potrei fare io per aiutare Lui? moltissimo, per esempio sono qua a spiegarti Serena, ed è possibile che sto incasinando di più quello che pensi, eh eh eh,,, coraggio, siamo agli inizi. Fra cento post forse andrà meglio,
io lavoro Con lui............
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