
“Nel mese del Passaggio
nel difficile varco fra i mondi
l'augurio di custodire
mentre il buio avanza
la memoria della luce ...” *
Mabon è una delle feste celtiche minori, l'ultima prima di Samhain e prima della fine del ciclo. E' anche la seconda festa del raccolto.
La Dea si prepara al sonno e il Dio al suo regno oscuro. Il sole scende letteralmente agli "inferi" e le tenebre cominciano a prevalere sulla luce.
A Mabon luce e tenebra sono di nuovo in equilibrio perfetto.
Mabon segna la fine dell’anno esoterico e dell’anno naturale.
Il ciclo produttivo e riproduttivo è concluso, le foglie cominciano a ingiallire e gli animali iniziano a fare provviste in previsione dell’arrivo dei mesi freddi.
La Madre Terra riposa.
E’ tempo di bilanci: sappiamo ciò che è stato seminato e si può constatare quali frutti abbiamo veramente raccolto.
E' questo un momento critico di passaggio e la barriera tra il mondo visibile e quello invisibile è molto più sottile.
Il periodo equinoziale di autunno è chiamato anche Michaelmas o Michael Supremo, il giorno dedicato all'arcangelo di fuoco e di luce .
Il mese di settembre era anche il periodo in cui si svolgevano i Grandi Misteri di Eleusi; i rituali eleusini, basati sul simbolismo del grano. Se Lammas è l'inizio del raccolto, Mabon è la fine del raccolto e il suo completamento e quindi il raccolto dell'ultima frutta, degli ultimi ortaggi e dell'uva.
La fabbricazione del vino, dalla raccolta delle uve, alla pressatura e sino alla sua chiusura nel buio delle botti, ha procedure che venivano accompagnate da rituali ben specifici perché il processo della fermentazione delle uve era visto come la trasformazione spirituale che ha luogo durante le iniziazioni e i riti misterici, nel buio dei santuari sotterranei, effettuata sui nuovi adepti.
Mabon va vista in effetti come una festa iniziatica, rivolta alla ricerca di un nuovo livello di consapevolezza.
E' tempo di volgersi all'interiorità.
Nella parte declinante della Ruota dell'Anno si viaggia dentro noi stessi, entriamo nel tempo del buio per riflettere sui misteri della trasformazione attraverso la morte e ci prepariamo per l'arrivo dell'inverno.
Si festeggia in abbondanza ed allegria con cibi e bevande; grandi banchetti devono essere allestiti.
Le divinità della terra vengono ringraziate per i loro doni, auspicando un futuro ritorno dell'abbondanza per gli anni successivi.
Ricordandoci comunque di lasciarne una parte del nostro banchetto per la terra e le sue creature.
Tutto ciò che di commestibile abbiamo messo sulla nostra tavola per adornarla e ciò che e' avanzato dal banchetto, deve essere portato all'aperto ed offerto ad animali ed uccelli in segno ulteriore di ringraziamento verso la Grande Madre Terra che ci ha elargito i suoi doni.
Mabon ("Grande Figlio") è un Dio gallese. Era un grande cacciatore con un agile cavallo e uno splendido cane da caccia. Probabilmente è la mitologizzazione di un grande condottiero del tempo. Mabon fu rapito dalla madre, Modron (Grande Madre), quando aveva solo tre giorni, ma fu salvato da Re Artù (altre leggende raccontano che fu salvato da un gufo, un aquila ed un salmone). Però durante questo tempo, Mabon ha vissuto, prigioniero felice, nel mondo magico di Modron - il suo grembo. Grazie a ciò egli può rinascere. La luce di Mabon è stata portata nel mondo, raccogliendo la forza e la saggezza, in maniera tale da trasformarsi in un nuovo seme. In questo senso, Mabon è la controparte maschile di Persefone, il principio maschile fertilizzante. Modron invece corrisponde a Demetra.
Il cigno è l'uccello dell'Equinozio in quanto simbolo dell'immortalità dell'anima e guida dei morti nell'aldilà.
Celebrare Mabon
Il tema è bilanciare le polarità, quindi fate qualcosa a proposito dell'equilibrio della vostra vita. Gli elementi maschili e femminili della vostra personalità hanno bisogno di un un uguale rispetto ed espressione. La notte di Mabon, quando le ore di luce e le ore di oscurità sono equivalenti, è una notte per onorare l'equilibrio della Dea e del Dio e l'armonia della materia e dello spirito, celebrando non solo la vita spirituale del mondo prossimo, ma anche la fisica di questo mondo.
È quando possiamo fermarci, rilassarci e apprezzare i frutti dei nostri personali raccolti.
È un periodo per porre fine ai vecchi progetti mentre ci prepariamo al periodo dell'anno di riposo, rilassamento e riflessione. Il lavoro magico dovrebbe essere di protezione, prosperità, sicurezza e fiducia in sé stessi.
Mabon è considerato tempo dei misteri. È il momento di onorare le divinità anziane e lo Spirito. Le divinità vengono ringraziate per i loro doni, auspicando il futuro ritorno dell'abbondanza per gli anni successivi, ricordandoci di lasciare una parte del nostro banchetto per la Terra e le sue creature: tutto ciò che di commestibile abbiamo messo sulla tavola di Mabon per adornarla e ciò che è avanzato dal banchetto, verrà portato all'aperto ed offerto ad animali ed uccelli in segno ulteriore di ringraziamento verso la Grande Madre Terra che ci ha elargito i suoi doni.
Gli incensi per l'equinozio d'autunno includono benzoino, mirra, pino, salvia, ibisco e petali di rose.
Le erbe associate con questa festività sono il grano le foglie di vite e di quercia.
Si possono bruciare i cardi (il significato è che il divino si trasforma nel suo aspetto di Donna Saggia e Cacciatore).
Le decorazioni tipiche di questo periodo dell'anno includono anche la cornucopia, ovvero il corno dell'abbondanza, ricolmo e straripante dei frutti dell'anno, a significare in modo simpatetico l'abbondanza dei doni della Madre.
Durante la cerimonia si possono invocare gli elementi singolarmente e riconoscerli, ringraziandoli, per le loro influenze benefiche.
Salutateli innalzando il calice per ognuno di essi:
“Alla Terra: per la stabilità, per l'aiuto nel mantenere la casa, la salute,
il lavoro ed il benessere
All'Aria: per l'ispirazione che aiuta nella conoscenza e nella comprensione
Al Fuoco: per l'energia che aiuta a sostenere la spinta dell'ambizione di cui necessitiamo per portare a termine i nostri progetti
All'Acqua: per lo scorrere gentile che aiuta a mantenere la calma
e l'equilibrio emotivo nei rapporti.“
il lavoro ed il benessere
All'Aria: per l'ispirazione che aiuta nella conoscenza e nella comprensione
Al Fuoco: per l'energia che aiuta a sostenere la spinta dell'ambizione di cui necessitiamo per portare a termine i nostri progetti
All'Acqua: per lo scorrere gentile che aiuta a mantenere la calma
e l'equilibrio emotivo nei rapporti.“
La Dea appare in veste di Madre dell'Abbondanza, Madre della Terra e Regina del raccolto. Il Dio è visto come Mabon, il Padre del Cielo, Re del Grano e Signore del raccolto. Il Signore e la Signora regnano sulle celebrazioni del ringraziamento che inizia al tramonto e perdura per tutta la notte.
La tavola, imbandita con tovaglia e tovaglioli di colori autunnali, con candele rosse o marroni, può essere decorata con erbe secche, castagne, noci, more, ghiande, mais, fiori di girasole e foglie autunnali. Non devono mancare biscotti di farina di avena, mandorle e vino per ringraziare gli antenati.
Pietanze tradizionali sono il pane di grano, i fagioli le patate e le zucchine al forno.
Il fuoco viene acceso con le foglie secche che si raccolgono in giardino.
Sono molto indicati in questo periodo gli esercizi di rilassamento e di meditazione.
Se ne avete ha la possibilità concedetevi una breve vacanza con l'esclusivo scopo di riposare. L'equinozio d'autunno è il periodo ideale per passeggiate ed escursioni in campagna e in collina, per salutare la Natura che si prepara al suo riposo invernale.