Luna Nuova in Pesci. Valido dal 19 /2 al 19/3.
Di Alessandro Pandolfi | 18 febbraio 2015 | Oroscopi
La Luna Nuova si forma il 19 febbraio alle 0:46 ed è a 0,00 Pesci. E’ un novilunio rarissimo, proprio sulla cuspide del segno!! Coincide con il capodanno cinese.
E’ congiunta a Nettuno, quadrata a Saturno e a Sedna, quiconce a Makemake, opposta a Lilith, soprattutto semisestile a Venere-Marte.
Tutti la sentiranno essendo potentemente sulla cuspide (e si fa gia sentire dal 17-18 febbraio). I segni più sensibili sono comunque Pesci, Vergine, Gemelli, Sagittario e sopreattutto chi ha Sole, Luna, Venere o Marte nei primi o ultimi gradi di qualsiasi segno.
Il mese lunare iniziato in Acquario ci ha guidato verso la libertà del qui e ora chiedendoci di uscire dal controllo e dalla programmazione. Anticonformisti, fuori dalla gabbia del sistema: troppo a lungo ci siamo sentiti in prigione. La Luna scorsa ci ha portato verso l’originalità, magari ribelle, per trovare una strada fuori dai condizionamenti, tutta individuale e creativa. Ora ci viene chiesto di andare oltre: è il momento di diventare “matti”,
Ona parte di noi ha il compito di rendersi conto che nella missione, se è proprio quella giusta, si è completamente soli. Siamo soli semplicemente perché con noi si è già schierato tutto l’Universo.
Nel percorso di vita che ci compete non ci sono intermediari, siamo dei veri e propri canali attraverso i quali vogliono fluire delle forze cosmiche. Solo noi ne siamo i portatori e i manifestatori terrestri, nessun’altro!!
Nessuno può capirci fino in fondo, ma tutto il cosmo risuona perfettamente con noi.
Ovviamente il primo passo è una immersione in questa solitudine, nell’autonomia obbligata dalla totale unicita e individualità dell’ energia animica. Può far male, se cadiamo nell’illusione, possiamo attrarla, a volte può servirci. E’ il mese in cui la possiamo trasformare in Amore Universale, nel sentirci sempre connessi alla Divinità che ci guida e sostiene!! Quando contattiamo l’anima siamo soli di fronte a tutto il mondo ma siamo fusi col mondo stesso. L’anima è unica e quindi non può contare su qualcuno (tranne l’Universo stesso…) che la accompagni nel suo ruolo cosmico. Non esiste una copia della nostra anima.
Siamo sulla cuspide tra Acquario e Pesci, sul passaggio tra l’originalità e la connessione con la Fonte.
Alcune relazioni possono saltare, altre possono rafforzarsi, dipende da quanto cerchiamo un sestegno, quando abbiamo bisogno di essere accettati, quanto non ci sentiamo “solitari” nel compito che è nostro di natura, quanto abbiamo lasciato “entrare” l’altro. Quello che è il nostro obbiettivo sulla Terra ha bisogno di essere tenuto saldo proprio dove più si cerca valorizzazione dagli altri. La luna ci chiede di superare la sfida: uscire dall’essere apprezzati a tutti costi, dell’essere amati per quello che facciamo o che vorremmo fare. Questo mese si scava in fondo, fino a trovare il posto dove l’altro non esiste proprio, dove non è contemplata la sua presenza.
Se abbiamo cercato una guida esteriore, adesso è il caso di renderci conto che nessuno può più accompagnarci oltre.
Sta arrivando una connessione con l’anima che non può essere compresa da nessuno. Per accoglierla bisogna abbandonare ogni aggancio alla forma, su tutto quello in cui ci si conformava al bisogno di accettazione. Per attivare il significato vero e profondo del compito che abbiamo dentro di noi possiamo solo manifestarci come dei “matti”. Non ci deve più interessare il mostrarci per quello che dobbiamo fare nel mondo. “Pazzeggiamo” (per non dirla con la “C”), spontantei e liberi: non dobbiamo niente a nessuno. E’ una bella sfida quando si tratta del cuore, di riconoscerci autonomamenti in quello che ci appossiona davvero. Abbiamo ereditato un sacco di blocchi dal karma terrestre. Un blocco serve a proprio bloccare la strada, a non farci riconoscere il progetto di vita che abbiamo, a farci allontanare da esso. Ora la Luna ci dice che risolvere il karma pesante (inadeguatezza, paura, mancanza di autostimo, sfiducia, “autoscetticosmo” ecc..) è divenuto facile: basta rimuovere l’identificazione con la forma esteriore che teniamo per piacere, quella maschera che una volta messa genera rabbia interiore. L’atteggiamento del matto dei tarocchi è quello giusto. Lui la sa lunga su un sacco di cose ma non è più interessato a raccontarle, ad esprimersi nella vita comune. ha un rapporto personale con l’universo, ha un patto, gli altri non lo sanno, lui vi si affida totalmente. Può essere giudicato, non compreso, emarginato, solo nella misura in cui non si auto-accetta, solo se si giudica. La sua vera faccia la mostrerà esclusivamente all’interno dell’ambito operativo, dove si riveste del suo ruolo animico, quando lo esercita, può essere ovunque, dovunque, alla luce del sole, o nell’ombra, visto, non visto, non fa differenza. Il matto entra in azione da solo, senza sostegno, è qui per salvare il mondo.
IL GRADO SABIANO
30 ACQUARIO – PROFONDA RADICATA NEL PASSATO DI UNA CULTURA MOLTO ANTICA, UNA CONFRATERNITA SPIRITUALE IN CUI MOLTE MENTI INDIVIDUALI SONO ASSORBITE NELLA LUCE SPLENDENTE DI UNA COSCIENZA UNANIME, VIENE RIVELATA A CHI E’ EMERSO CON SUCCESSO NELLA PROPRIA METAMORFOSI
1 PESCI – IN UN MERCATO AFFOLLATO CONTADINI E MEDIATORI MOSTRANO UNA GRANDE QUANTITA’ DI PRODOTTI
La luna è sulla cuspide fra questi due gradi. E un momento importante di iniziazione. Ogni anima è una forza specifica ed autonoma dell’Unico Essere. Per questo motivo non esiste nessuno simile a noi. Siamo soli nel senso che agiamo in diretta connessione con l’UNO, ossia con l’Essere Uno, l’ Essere “Solo Uno”. Contemporaneamente siamo collegati a tutti gli altri, ci amiamo,anche tantissimo, in modo indescrivibile, tuttavia non possiamo interferire uno sull’altro, visto che abbiamo compiti diversi. E’ il momento di riconoscere la missione unica, e contemporaneamente i tanti modi per portarla avanti, tanta facce che essa può assumere. Abbiamo diversi traguardi evolutivi, pssiamo adoperare tanti talenti, facendo spiritualmente sempre la stessa cosa. Rispettiamo il nostro segno zodiacale: egli esprime quel sogno, quello vero, che poù assumere sempre nuove vesti, quelle del matto che mutaforma dall’oggi al domani.
da lontanodacasa.it