Nuvola Fresca", una piccola indiana del popolo Cheyenne, disse un giorno a sua madre
"Ultimo Sospiro della Sera":

della notte venga a nutrirsi del mio corpo, beccandomi pezzo per pezzo,
finchè arrivi tu, senza essere vista, come il vento, per cacciarlo via
dalla mia prateria. Io ti sento.. ma non capisco cosa sia tutto
questo

Col calore del cuore materno
"Ultimo Sospiro della Sera", tentò di riscaldare così i tremori di
"Nuvola Fresca".
Si chiamano sogni... il volatile scuro che sale dal
profondo e si gira aguzzo sulla tua superficie, e l’ombra bianca che
viene a strapparti dal carnivoro buio
Commentò "Nuvola Fresca".
Allora la madre, certa che fosse ingiusto chiudere la porta
dell’orecchio interiore, rinunciando all’interlocutore, pensò alla
possibilità di "riconoscere i sogni".
Cosicchè "Ultimo Sospiro della sera" inventò una rete tonda per pescare i sogni nel lago della notte.
Al centro del circolo intrecciato mise un piccolo sasso e intorno ad
esso una goccia d’argento. (metafora del tempo lunare), un petto di
turchese, a significare desiderio, e un dente di animale forte, simbolo
di protezione. Infine, code di animali e piume di uccelli furono legati
nell’estremo inferiore della rete

finito il lavoro, "Ultimo
Sospiro della Sera" attaccò l’oggetto sul letto di "Nuvola Fresca",
dicendo:
Così fu per Nuvola Fresca, Zampa Veloce, Piuma Azzurra, Occhio di Falco
e per tutti i bambini delle stremate generazioni che sopravvissero al
feroce sterminio degli indiani.
Tutt’ora essi, soprattutto gli adulti, che hanno bisogno di
sognare la vita, appendono sui letti la rete dei sogni e aspettano...
Chissà se i Sogni si lasciano pescare

DA LARETEDELLARTE.IT