Astrologia e Reincarnazione

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Oliviero Angelo
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Astrologia e Reincarnazione

Messaggioda Oliviero Angelo » 19/01/2011, 2:35

Ciao a tutti, Fratelli di Cammino. cuoricino sirio cuoricino
La mia solita compulsiva sete di conoscenza (perdonatemi anche voi questo "peccato" ché io già l'ho fatto eheheh) mi ha portato ad approfondire il discorso delle reincarnazioni spulciando testi introvabili (come mi ha confermato Sara) che "casualmente" mi sono finiti tra le mani, come a seguire l'onda di "ricerca" che stavo cavalcando.
Ho così scoperto che l'Astrologia (da sempre nei miei interessi disordinati) non solo risponde a certe domande sui percorsi karmici - come già si sapeva - in questa vita, ma addirittura permette di stabilire almeno le 12 passate incarnazioni più significative di ognuno.
Il tutto l'ho trovato interessante, intrigante e degno di alcune riflessioni alla luce delle nostre attuali consapevolezze.
Ovviamente anche riportandone a grandi linee il contenuto, il tutto sarà come mio solito molto lungo.
Grazie come sempre per la vostra pazienza e scroscianti applausi a chi avrà l'ardire di arrivare fino alla fine della lettura in oggetto.
Con Amore,
Gladius Lucis.
cuoricino cuore pulsante cuoricino

La Reincarnazione Astrologica

"Abbiamo visto che un meccanismo essenziale per la trasmissione delle caratteristiche da un'incarnazione all'altra è il corpo astrale, l'organo attraverso il quale riceviamo, assimiliamo e utilizziamo le influenze planetarie. Che cosa c'è di più naturale quindi che analizzare i modelli, basati sull'astrologia, che determinano le incarnazioni?

L'astrologo Martin Schulman correla il movimento dei pianeti retrogradi (pianeti che a causa del movimento della Terra intorno al Sole sembrano muoversi all'indietro) con la reincarnazione. Ciò sembra logico perché, se il naturale movimento in avanti mostra l'evoluzione della coscienza e delle qualità vitali dal momento della nascita verso il futuro, allora il movimento retrogrado simboleggia quelle influenze che dentro di noi si muovono a ritroso nel passato e, inversamente, quelle che, emanate nel passato, influenzano il presente. Schulman crede che i pianeti retrogradi non solo retrocedano di di alcuni giorni, mesi o anni, ma che retrocedano a precedenti incarnazioni e che i loro movimenti segnalino i ricordi delle vite passate.


Schulman definisce "individui retrogradi" coloro che hanno retrogradi tre o più pianeti - uno qualsiasi dei pianeti interni (Mercurio, Venere o Marte), o uno qualsiasi dei pianeti vicino all'ascendente e al mezzocielo dell'oroscopo. Questi individui tendono a non considerare il mondo come materia o come forma, ma lo sperimentano attraverso la loro visione spirituale - in definitiva sperimentano quelle lezioni karmiche che comportano la lotta primitiva per la sopravvivenza finché i pianeti retrogradi non ritornano a un movimento in avanti a un certo momento della vita. Le tracce di queste influenze eteriche o astrali, che trasmettono i modelli karmici, rendono i pianeti più "pesanti" del solito e hanno per quanti li ospitano un'influenza maggiore del normale.
Questi messaggi karmici sono importanti chiavi spirituali nella vita di coloro che li posseggono.


Secondo Jung, poiché l'astrologia e la tradizione astrologica sono state usate per migliaia di anni, la razza umana ha proiettato collettivamente molta conoscenza sui pianeti, sugli astri, sulle stelle e sulle costellazioni.


Per capire il nostro posto entro lo schema delle cose è essenziale creare un sistema simbolico che colmi il vuoto tra la reincarnazione, come storia dell'anima, e la vita personale con le sue caratteristiche, con la quale ci identifichiamo. L'astrologia è la scelta naturale e ovvia per comprendere tale concatenazione, perché da sempre è portatrice di aspetti del mondo terreno e di quello spirituale.

La scienza moderna afferma che molti aspetti del sembiante, della salute, del temperamento e del comportamento sono determinati da un codice genetico, il DNA, che esiste dentro ogni cellula vivente. La doppia elica del DNA è una forma concentrata ed efficiente di immagazzinamento delle informazioni, disponibile a tutte le specie di vita organica. Appare evidente , nell'esaminare il modello del DNA, che la sua forma è molto simile alla spirale descritta dal sistema solare nel suo moto nello spazio.
Per i fisici, la risonanza è quel meccanismo per il quale modelli simili di energia si scambiano informazioni istantaneamente, sia che si trovino nella stessa stanza sia che attraversino l'universo.Le particelle che si muovono entro modelli analoghi si trasmettono informazioni in entrambe le direzioni. Psicologicamente, coloro che sono sulla nostra stessa "lunghezza d'onda" sono in sintonia con noi e comprendono quello che stiamo facendo, ovunque siano in rapporto a noi. Il processo di risonanza è fondamentale nell'astrologia perché il movimento dei pianeti risuona con la molecola del DNA preposta ai processi biologici all'interno di ogni cellula.
Un fatto sorprendente è che la struttura del DNA è virtualmente identica in tutti. Le variazioni che rendono così diverse tra loro le forme esteriori e i comportamenti sono relativamente inferiori delle affinità. Soltanto le diverse sequenze delle informazioni nel DNA ci rendono diversi l'uno dall'altro, e ci differenziano dagli altri primati o dalle altre forme di vita. Perciò noi tutti abbiamo accesso alla stessa banca dati biologica e universale, ma scegliamo di usarla in diverse maniere. Potrebbe facilmente essere che la spirale del DNA all'interno di ogni cellula operi alla maniera di un ricevitore o di un codice, non solo trasportando le informazioni genetiche, ma anche ricevendo e trasmettendo altre informazioni ai livelli superiori e inferiori della gamma dell'essere. Il cervello e il sistema nervoso sono dispositivi che interpretano queste informazioni e agiscono di conseguenza.
L'astrologia è la correlazione dei movimenti dei pianeti nel macrocosmo con le informazioni del codice genetico , microcosmo. E' quello che intendevano gli antichi filosofi dicendo: "Come sopra, così sotto" e "Il Macrocosmo è il microcosmo". Secondo questa analogia, noi trasportiamo, codificato nel DNA di ogni cellula del nostro corpo, la storia della specie, e attraverso il DNA abbiamo anche un ricevitore all'unisono con tutta l'umanità, una memoria della specie, la cronaca dell'akasha, ovvero l'inconscio collettivo, come lo definiva Jung.

Un sistema di simboli come l'astrologia ci permette di fondere le informazioni derivanti dai cicli planetari con il nostro essere biologico, psicologico e spirituale. Uno dei modi per attingere a queste informazioni è la reincarnazione collegata all'astrologia.
La reincarnazione è la memoria delle vite passate, ma per scoprire quali siano queste vite e a quale livello dello spettro dell'esistenza si collochino, dobbiamo combinare l'eredità spirituale e la moderna biologia scientifica in una scala che, senza interruzione, parta dal primitivo e arrivi al profondo.
Ciò è importante perché tutti noi conserviamo nei minerali dell'organismo le tracce della vita planetaria i resti della vita animale a partire dai nostri antenati pre-umani, le esistenze protoumane derivanti dalla scimmia e dagli antenati che precedettero l'apparizione dell'uomo, le identità mitologiche, il passato degli antenati vissuti in epoche storiche, gli aspetti della vita familiare ereditati dai nonni, dai genitori e dai parenti stretti, la realtà psichica derivante da coloro che ci circondano, dai quali attingiamo i sentimenti e gli impulsi, la vita superiore derivante dal livello molecolare-spirituale dell'essere dell'anima planetaria o galattica. Noi abbiamo coscienza soltanto della vita familiare e psichica, ma sono disponibili tutte le altre dimensioni indicate qui sopra.
Come insegnano le religioni orientali e come affermava Steiner, facciamo parte della gerarchia spirituale dell'universo. Svolgiamo il ruolo di intermediari tra il mondo fisico e quello spirituale, e portiamo con noi le tracce di tutta la gamma comportamentale dell'uomo dal più primitivo al più sofisticato. Perciò abbiamo corpi, sensi, appetiti e comportamenti che condividiamo con gli animali, ma possediamo anche aspirazioni sessuali che trascendono il regno animale e il mondo dei corpi tridimensionali. Utilizziamo la natura istintiva nella sessualità, nella collera, nella respirazione e nello sport, ma non dobbiamo permettere che ci domini.


(Continua...)
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Oliviero Angelo
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Messaggioda Oliviero Angelo » 19/01/2011, 2:37


La scala temporale della reincarnazione nella storia

La nostra formazione psicologico-spirituale è tracciata dagli strati di umanità storica che ci portiamo dentro e che sono simboleggiati dalle incarnazioni passate (e future). Per determinare le incarnazioni precedenti è necessario scandire la storia matematicamente in modo che corrisponda ai dodici segni zodiacali, ognuno dei quali corrisponde, a sua volta, a una tappa dello sviluppo umano. La scala temporale che ne risulta ha inizio con la data approssimativa dell'origine della coscienza, che coincide con la comparsa dell'uomo di Cro-Magnum circa cin quantamila anni fa.
L'uomo di Cro-Magnum fu il primo uomo ad avere sembianze simili alle nostre e a comportarsi come noi.
Secondo alcuni, la fine della presente era dell'umanità sarà intorno all'anno 2000, che traccia un ciclo storico di cinquantamila anni. Questo arco di tempo (cinquantamila anni) rappresenta due cicli completi della processione degli equinozi, l'inesorabile movimento a ritroso dell'asse terrestre attraverso i segni dello zodiaco, il così detto "grande anno" degli antichi.
I gradi dello zodiaco, a cominciare dall'Ariete per terminare con i Pesci, rappresentano particolari periodi storici.
Nell'oroscopo della nascita astrologica di un individuo ogni pianeta rappresenta le caratteristiche, i modelli comportamentali e i modi archetipici dell'essere, che entrano in gioco durante la sua esistenza. Il momento in cui ogni pianeta si registra nella vita dell'individuo, e quando è successivamente riattivato, aziona (quotidianamente, mensilmente, annualmente ecc.) influenze psicologiche che hanno il loro ruolo nel determinare ogni singola individualità.
Ogni grado dello zodiaco può essere correlato con una specifica data nella scala temporale; così ogni componente della nostra personalità può essere fatta derivare dallo sviluppo della razza umana in un particolare momento del passato. Senza saperlo portiamo il passato nel presente. Lo sfogo nella danza o nell'energica attività fisica ci porta indietro alla libertà di movimento del Paleolitico, tipica dell'età dell'Ariete; le piramidi e la sfinge egizie evocano l'età del Leone; il piacere suscitato da un concerto di Beethoven ricorda il senso di dominio sulla natura del Capricorno e il suo senso dell'ordine.

Quanto più comprendiamo le radici storiche e le forze nascoste, tanto più arricchiremo e intensificheremo il senso della nostra esistenza.
Il sistema usa le posizioni dei pianeti per determinare la data delle dodici maggiori incarnazioni nella storia, che corrispondono ai pianeti, all'ascendente e al mezzocielo. Per esempio, la posizione del sole è comparata a una tavola che mostra i segni dello zodiaco collegati a certe date storiche, e la sua posizione definisce con precisione l'era storica nella quale attraverso un'incarnazione si determinano la nostra energia virile e il nostro orientamento spirituale. Ciò può spaziare nel tempo dall'aggressivo uomo delle caverne (corrispondente alla fase dell'Ariete) al distaccato gentiluomo vittoriano dei tempi recenti (corrispondente alla fase dell'Acquario)).
Il segno del Sole è noto ai più; ma anche la luna e i pianeti, che risiedono in specifici segni zodiacali, simboleggiano le componenti del nostro essere e le precedenti incarnazioni.
Il presupposto è che ogni qualità planetaria del nostro oroscopo in questa vita contiene un periodo analogo della storia, e che da esso deriva la sua influenza e il suo carattere.
Una volta che conosciamo i segni astrologici e il grado di ciascuno degli otto pianeti, del sole e della luna nell'oroscopo, possiamo tradirre la loro posizione in date dirette nella tavola della scala temporale della reincarnazione.

(Per una più dettagliata descrizione di questa teoria si può vedere il saggio "The Divine Pilot: Astrology and Reincarnation" di A.T. Mann)
(Continua)
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Messaggioda Oliviero Angelo » 19/01/2011, 2:39


Le incarnazioni planetarie

Astrologicamente ogni pianeta dell'oroscopo rappresenta un aspetto della natura individuale, venuto in essere in un particolare momento storico e determinato dai segni dello zodiaco. La successione dei segni zodiacali rappresenta le fasi dell'evoluzione spirituale umana; perciò, ciascuno si porta dentro varie tappe di quel processo, tutte in lotta per dominare l'insieme. Ogni pianeta costituisce un archetipo comportamentale ed è qualificato dal suo specifico tempo storico. Il nostro compito è di riconoscere queste leggi storiche dell'essere, associate ai pianeti e alle incarnazioni, e di comunicare con esse allo scopo di comprenderne i bisogni e le dinamiche e, quindi, di integrarle con il tutto di cui siamo capaci.
Nella nostra storia personale, le influenze planetarie vengono identificate con coloro che esercitano un'influenza su di noi e con la parte corrispondente di noi che si identifica con loro. Per esempio, il sole, che è il padre archetipo, simboleggia i nostri rapporti con il padre, con quanti sono paterni nei nostri confronti, con gli uomini in generale e on il principio maschile dentro di noi, che noi proiettiamo sugli altri. Il sole è anche una metafora di alcune qualità della coscienza, come la consapevolezza e l'oggettività, che esprimiamo attraverso l'individualità. Nella storia il sole rappresenta un'incarnazione maschile che riflette l'atteggiamento predominante dl principio maschile in quel momento. Se abbiamo il sole nell'Acquario sul finire dell'età vittoriana, nostro padre potrebbe essere un individuo distaccato, patriarcale, puritano, idealista e influenzare il nostro modo di pensare e le nostre concezioni morali, e così farebbe l'archetipo maschile dentro di noi.
La luna rappresenta innanzitutto la madre, ma simboleggia anche coloro che sono materni, le donne in generale e l'aspetto femminile della nostra natura. Rappresenta il sentimento, l'attaccamento emotivo, la capacità di nutrire e di sostenere gli altri, i valori nei quali crediamo. Nella storia la luna corrisponde al modo con cui l'uomo comprende questa dinamica. Una luna in Ariete nel 40.000 a. C., prima che esistessero le relazioni nucleari, potrebbe indicare una tendenza verso gli aspetti emotivi di tipo individualistico, automotivantesi e tribali: percepire le cose istintivamente, reagire con aggressività alle minacc, stare distanti dagli altri, tutte qualità che derivano sia dalla luna in Ariete in astrologia sia dall'incarnazione come donna delle caverne.
Le posizioni del sole e della luna e le reciproche relazioni ci mostrano il volto della nostra natura maschile e femminile, e la loro potenziale integrazione. Ciò è anche simboleggiato dalle due fasi storiche in cui avvennero le due incarnazioni. Se scopriamo dentro di noi la donna delle caverne e il gentiluomo vittoriano, possiamo rendere ragione di alcune difficoltà di comunicazione e di integrazione. Tentando di comprenderne i relativi bisogni e le origini storiche, potremmo, perlomeno, cominciare a capire quello che dicono tali due aspetti del nostro essere. Nello stesso modo, se li consideriamo due incarnazioni, entrambe desiderose di comunicare con noi, ci accorgeremmo che può essere vantaggioso tentare di trovare una composizione, seppure fra istanze tanto diverse.
Il sole, la luna e i pianeti sono divisi in tre categorie che rappresentano i diversi livelli dell'essere dentro di noi. I corpi celesti più vicini alla Terra - il sole, la luna, Mercurio, Venere, Marte, Giove e Saturno - costituiscono i pianeti interni e personali perché si riferiscono astrologicamente al nostro modo di agire, di sentire e di esprimere noi stessi, di solito derivante dai genitori, dai fratelli, dai memnri della famiglia e dagli amici. Quando siamo giovani, veniamo plasmati dalle qualità delle persone che ci circondano.
I pianeti esterni e collettivi - Urano, Nettuno e Plutone - rappresentano le qualità derivat dal mondo, dagli amici e dai nemici, dai mezzi di comunicazione, dai movimenti politici e dalle associazioni.
I punti personali sono gli ascendenti e il mezzocielo, che non sono pianeti, bensì posizioni precise nell'oroscopo al momento della nascita, corrispondenti al punto in cui sorge l'alba a Est e al punto più alto a mezzogiorno. Descrivono la personalità (l'ascendente) e l'Io (il mezzocielo). Il fatto che i punti personali si trovino sempre in segni diversi vuol dire che la personalità e gli obiettivi nella vita sono archetipicamente in tensione reciproca e he derivano da una fase archetipica della storia. Per esempio, l'ascendente del Sagittario corrisponde al Rinascimento - e le persone che vi appartengono cercano di essere donne o uomini rinascimentali nella vita - con interessi umanistici e un carattere ottimista e aperto a esperienze nuove e stimolanti. Se fosse nel segno dei Pesci, corrispondente all'inizio del XX secolo, il mezzocielo-Io indicherebbe una incarnazione recente, e si tratterebbe probabilmente di qualcuno profondamente toccato dalla realtà storica, dai mezzi di comunicazione e dalle nuove idee, con una carenza, tipica del segno, di costrizioni formali.
E' possibile avere tutti i pianeti e i due punti personali nei diversi segni dello zodiaco, ma ciò non accade quasi mai. Ognuno ha una sua tipica distribuzione dei pianeti nei segni. Tale distribuzione determina la varietà delle precedenti incarnazioni e gli intervalli tra le stesse. Se i pianeti sono raggruppati e vicini tra loro, significa che ci sono state molteplici incarnazioni in un breve periodo di tempo; i pianeti sparsi nell'oroscopo comportano una maggiore latitudine storica, una più vasta gamma di esperienze e una minore concentrazione. Nessun modello è di per sé buono o cattivo, ma può essere utile capire quale sia il modello che descrive le esistenze passate.
Ogni pianeta rappresenta un tipo di individuo e lo correda con una vita precedente, e ogni pianeta ha le sue specifiche qualità e tipi di personalità. Per eempio, tutti abbiamo tutti i pianeti, e perciò tutti abbiamo il guerriero Marte e la femminile luna. Ma quando sono venuti in essere questi elementi e come i due tipi sono collegati fra loro dentro di noi?
Ogni pianeta e ogni punto personale cadono in una delle tre vaste ere della storia: il mito (48.000-3.000 a.C.), la civiltà (3.000 a.C.- 1500 d.C.) e l'individualità (1500-1950 D.c.). Noi quindi possediamo le divinità dell'Ariete, del Toro, dei Gemelli e del Cancro; gli archetipi storici del Leone, della Vergine, della Bilancia e dello Scorpione; le personalità individuali del Sagittario, del Capricorno, dell'Acquario e dei Pesci. L'aspetto guerriero che è in noi forse deriva da una recente incarnazione, mentre l'elemento femminile è un'antica dea.

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Messaggioda Oliviero Angelo » 19/01/2011, 2:42


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Ogni pianeta descrive tipi e incarnazioni in ciascuna delle tre ere.

Il sole rappresenta gli dei creatori, gli eroi, i re, i patriarchi, gli imperatori, i papi, i signori e i presidenti, e fa riferimento agli archetipi maschili del padre e del vecchio saggio. Riflette un'incarnazione maschile nella quale abbiamo espresso il nostro essere conscio e obiettivo, e abbiamo avuto un'impronta spirituale di dominio e di volontà di conduzione.

La luna rappresenta le dee creatrici, la madre terra, le divinità lunari e terrestri, le regine, le imperatrici, le eroine, le donne importanti, le matriarche e la madre in generale. In questa incarnazione abbiamo espresso gli archetipi femminili della grande madre e della vecchia saggia, il sentimento inconscio e soggettivo.

Mercurio rappresenta i titani, gli dei gemelli, gli intellettuali, i pensatori, gli oratori, gli scrittori, i critici, i mistici, gli alchimisti e i maghi. In questa incarnazione abbiamo sviluppato le facoltà mentali, abbiamo imparato a comunicare, ci siamo concentrati sugli affari e manifestato flessibilità e ampiezza di interessi.

Venere rappresenta le fertilità e le dee del grano, le divinità delle arti, della musica e dell'amore, gli artisti, i musicisti, gli architetti, i poeti, i drammaturghi, gli amanti, gli attori o le attrici, i cortigiani e le giovani donne. In tale incarnazione era racchiusa la nostra natura estetica e creativa; abbiamo avuto amori travolgenti. Da esa deriva storicamente la nostra sembianza.

Marte rappresenta gli dei e le dee della guerra e della lotta, gli eroi e i conquistatori, i generali, i politici, le amazzoni, gli eploratori, i tiranni, i martiri, gli atleti gli individui violenti e gli uomini giovani. In questa incarnazione abbiamo mostrato in modo aggressivo le qualità personali, ci siamo espressi con autonomia e tensione.

Giove rappresenta gli dei e le dee spirituali e procreative, i profeti, i fondatori di religioni, i condottieri, i filosofi, gli psicologi, i saggi e i santi. E' un'incarnazione di archetipi saggi ed esuberanti; in essa si è sviluppata la vita spirituale e religiosa.

Saturno rappresenta gli dei e le dee paterne, rigide, rigorose, le divinità materiali, gli scienziati, i grandi pensatori, i medici, i matematici, gli accademici, gli inventori e i banchieri. E' un'incarnazione che determina il senso della struttura, della tradizione e dell'ordine; in questa esistenza si sono formati i nostri limiti e la nostra capacità di concentrazione.

Urano rappresenta le divinità dominanti e individualistiche, coloro che repentinamente cambiano di forma e di carattere, gli eccentrici, gli intuitivi, i combattenti per la libertà, gli scienziati inventivi, gli individualisti, la gente creativa e indipendente. Simboleggia un'incarnazione nella quale abbiamo espresso la nostra individualità e unicità, e abbiamo combattuto per la libertà.

Nettuno rappresenta gli dei e le dee della psiche, dei processi spirituali interiori, della fantasia, dell'immaginazione, dell'amore romantico, dellaspiritualità ideale, dei medium, dei mistici, dei sognatori e dei fanatici. Simboleggia un'incarnazione nella quale abbiamo espresso nobili ideali e desideri, e abbiamo lasciato prevalere l'Io spirituale.

Plutone rappresenta gli dei e le dee sotterranee, i riformatori, i rivoluzionari, i tiranni violenti e i sovrani, gli assassini di massa, i guerrieri, gli statisti e i politici. Simboleggia un'incarnazione nella quale abbiamo espresso mutamenti drammatici e di vasta portata, la volontà di cambiare il mondo e un'energia trasformatrice grande e impulsiva.

I punti personali riflettono la personalità e la coscienza individuale.

L'ascendente rappresenta la personalità, le caratteristiche personali, spesso l'aspetto fisico e i gusti, le qualità ambientali, il modo di agire e l'ambiente in generale. E' un'incarnazione nella quale si sono definiti l'espressione di sé, e l'ambiente che plasma il nostro comportamento e il modo di vedere noi stessi.

Il mezzocielo rappresenta la consapevolezza spirituale, la coscienza di sé, i nostri obiettivi, il senso di uno scopo nella vita e il fine dell'incarnazione. E' un'incarnazione che riflette le nostre aspirazioni e l'orientamento spirituale.


Facciamo un esempio.

Al tempo caratterizzato dalla luna nel segno del Toro (ossia il periodo compreso tra il 26.000 e il 1400 a.C.), avevamo un'incarnazione sostanzialmente femminile. Durante quel periodo dominavano i culti femminili della madre Terra. Lo confermano le statuette raffiguranti la madre terra provenienti da Willendorf e le pitture nelle caverne di Lascaux. L'agricoltura era una componente essenziale per la sopravvivenza, e a quell'epoca risale l'addomesticamento degli animali. La luna è esaltata nel segno del Toro, che ci rende donne potenti e influenti nel culto della madre terra. I sentimenti, gli atteggiamenti e le reazioni alla componente femminile sono diretti, fisicamente forti e dominanti. Pensiamo che le donne iano superiori e gli uomini inferiori, e diamo importanza alla proprietà, ai beni, ai contatti sensuali e alla realtà tangibile delle cose.
E' più difficile per un uomo che per una donna capire la luna nel Toro, perché comporta un sentire femminile. Una donna potrebbe integrare queste qualità nella propria struttura di vita abbastanza facilmente, mentre un uomo con la luna in Toro finirebbe per essere attratto da donne che hanno queste qualità. La luna simboleggia la madre come prototipo dell'aspetto femminile in noi.
Poiché il Toro cade nell'era mitica, l'incarnazione sarebbe simboleggiata da una dea lunare come Gea, Astarte, Kali, Selene, Io, le moire o Nemesi. Sarebbe opportuno studiare i miti delle dee lunari per capire meglio l'energia e il trasporto che la luna in Toro ha dentro di noi.
Non è importante, ai fini dei pianeti nell'era mitica, datare con precisione il tempo di un'incarnazione. Non esistevano sistemi di calendari per la suddivisione degli anni (un'invenzione relativamente recente) e durante l'età del mito il tempo stesso non esisteva al di là dell'attimo presente. L'umanità quindi aveva un atteggiamento simile a quello dei bambini di oggi, prima dei cinque anni: gli uomini vievano in un mondo senza tempo, immersi nella realtà e icapaci di porsi al di fuori di essa. Avvicinandosi al presente, il tempo ha accelerato condensandosi e contraendosi sino al punto che noi abbiamo imparato a staccarci nell'obiettività, quale espediente per parare le tensioni e le angosce esistenziali. Oggi ci rendiamo conto di dover riscoprire il bambino che è in noi (o le tracce e i modelli comportamentali del nostro essere originario), e ciò ci obbliga a portare la storia nel presente e a utilizzare le risorse storiche interiori per raggiungere la totalità.


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Messaggioda Oliviero Angelo » 19/01/2011, 3:19


Alla scoperta delle vite passate


Il modello di reincarnazione descritto nei post precedenti può essere utilizzato per provare l'incarnazione sulla base di varie fonti, quali i ricordi, le regressioni, i sogni, le fantasie, l'interesse per certi periodi storici o la psicoterapia.
L'uso della scala astrologica è uno dei modi per verificare tali esperienze; un altro consiste nel controllare i nomi e le identità di persone nel passato.
I ricordi delle incarnazioni che risalgono a un lontano passato sono sempre difficili da verificare a causa della scarsità di informazioni sugli individui che non fossero i re o le regine, gli eroi o le eroine di statura mitica. Più facilmente conoscibili e identificabili sono le incarnazioni che risalgono a un passato più recente, perché noi tutti privilegiamo determinati periodi storici rispetto ad altri che evocano in noi mistero e avventura. Possiamo dunque cominciare da quei tempi e quelle età che da sempre stimolano la nostra immaginazione.

(segue l'esperienza personale di A.T.Mann,astrologo americano, autore del libro in oggetto - "Gli elementi della reincarnazione")

La mia esperienza personale fornisce l'esempio di un'odissea svoltasi in epoca rinascimentale. Il mio ascendente si trova nel sesto grado del Sagittario. L'età del Sagittario corrispose al periodo tra il 1500 e il 1720 d.C., un periodo che vide il fiorire di grandi architetti, scrittori e drammaturghi. I viaggi di esplorazione aprirono il mondo e incoraggiarono i popoli a ribellarsi contro le religioni tradizionali per abbracciare credenze più individualistiche.
Sin dalla prima infanzia desideravo essere un architetto, sebbene non conoscessi nessuno che lo fosse. Divenne un'ossessione che influenzò tutta la mia vita accademica e mi spinse a prendere una laurea in architettura. Durante un viaggio nell'Italia Settentrionale, ebbi la netta sensazione di conoscere intimamente Firenze, Venezia e altre città, quasi ci fossi stato prima. Mi ci muovevo come se ci avessi vissuto. L'Italia mi suscitò lo strano sentimento di compiere un viaggio nel passato - i palazzi mi erano più familiari di quanto potessi esprimere. A Roma, Campo dei Fiori evocò in me una strana sensazione. Avevo amici che vivevano in quella piazzetta meravigliosa, che mi stregava. Per qualche ragione sconosciuta ne fui atterrito: mi sentivo perseguitato e in pericolo mortale. Passai molto tempo lì, guardando attentamente e da vicino gli edifici che si trovavano intorno alla piazza alla ricerca di qualche indizio che mi risultasse familiare. Notai solo una statua situata sul fondo della piazza, ma il nome nonmi diceva nulla.
Anni più tardi, quando cominciai a interessarmi di astrologia e ne fui affascinato, lessi molto sugli astrologi, sui mistici, sugli scienziati del Cinquecento, uomini come John Dee, Robert Fludd, Nostradamus e Giordano Bruno. Mi sembrava di conoscere il loro animo e di comprendere le loro aspirazioni umanistiche. La sensazione si acuì quando lessi di Giordano Bruno, che aveva sostenuto la teoria eretica di Copernico, secondo la quale il sole era al centro del sistema solare. Informandomi sul contenuto dei suoi libri eretici, mi sembrava di averli scritti io stesso. Poi venni a sapere che Giordano Bruno era stato bruciato sul rogo in Campo dei Fiori nel 1600. La statua che avevo visto era stata eretta lì in suo onore, alcuni secoli più tardi.
Quando cominciai a sviluppare la teoria della reincarnazione, rimasi turbato dal fatto che il mio ascendente si registrava nel 1554, al tempo di Giordano Bruno. Molti degli architetti e dei mistici che mi avevano affascinato erano vissuti in quell'epoca. Sentivo di avere avuto una precedente incarnazione in quel periodo, in Italia, e la correlazione del momento con l'ascendente confermava tale connessione. Molti atteggiamenti, molte convinzioni, la predilizione per l'arte e l'architettura, il bisogno di libertà religiosa - tratti tipici di quell'epoca - costituiscono i principali aspetti della mia personalità. Le successive ricerche su quel periodo storico sono state assai rivelatrici sulle qualità del mio carattere.
Solo con il meccanismo delle date della scala temporale è stato possibile confermare tali esperienze di reincarnazione.
Non sono certo di essere stao Giordano Bruno in una precedente incarnazione, ma ho l'impressione di aver vissuto a quel tempo ed essere stato influenzato da lui. Va oltre la finalità della teoria della reincarnazione determinare l'identità di un'incarnazione passata, ma è chiaro che le mie aspirazioni corrispondevano a quelle di Bruno e di altri di quell'epoca. I personaggi con i quali ci relazioniamo nella storia rappresentano e simboleggiano le precedenti incarnazioni, anche se forse eravamo i loro domestici o i loro cugini.


(CONTINUA)
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Messaggioda Oliviero Angelo » 19/01/2011, 15:35


La densità delle incarnazioni nella storia

A causa della scala temporale che fa da telescopio sulla storia, un pianeta in Ariete-Toro-Gemelli-Cancro descrive dei e dee simboliche che non hanno una specifica data storica. Un pianeta in Leone-Vergine-Bilancia-Scorpione descrive un'intera vita, o un po' di meno, in ciascun grado dello zodiaco. Ma un pianeta in Sagittario-Capricorno-Acquario-Pesci forse descrive soltanto singoli eventi, non un'esistenza completa. Chi si fosse incarnato in continuazione avrebbe probabilmente vissuto duemila vite durante l'era dei miti, duecento durante la fase delle civiltà e dieci durante il periodo dell'individualismo. Noi non ci incarniamo con questa frequenza, ma è possibile supporre che ci incarniamo sempre più spesso a mano a mano che ci avviciniamo al presente. Forse trascorsero migliaia di anni tra le incarnazioni avvenute quarantamila anni fa, ma solo decine di anni negli ultimi secoli.
Negli ultimi cinquant'anni del Novecento è insorta una rara situazione: durante le prime incarnazioni, data la posizione dei pianeti, sarebbe stato tipico che gran parte delle incarnazioni planetarie fosse più avanti nel tempo in misura corrispondente alla durata di una vita. Avvicinandosi al punto culminante con la fine del XX secolo, il tempo di un ultimo giudizio collettivo, avremo già sperimentato tutte le incarnazioni. Ciò che prima era solo potenziale è diventato attuale. L'ideale si è fatto reale. Ciò evoca sentimenti di nostalgia, il bisogno di tornare alle idee, alle credenze, agli stili e ai modelli di vita passati o, persino, di tornare all'Eden, alle origini del tempo prima che l'umanità diventasse così complessa e corrotta. Per descrivere questi sentimenti, Mircea Eliade coniò l'espressione: "il mito dell'eterno ritorno".
Molti stanno sperimentando alcuni aspetti della reincarnazione di tutti i pianeti simultaneamente, quasi ritornassero tutte le precedenti incarnazioni in vista della fine di un'età del mondo. Ciò aiuta a spiegare la straordinaria complessità della vita moderna e conferma il valore del moderno concetto psicoterapeutico delle sotto-personalità. Spiega l'inclinazione ad avere molteplici relazioni nel corso dell'esistenza, mentre nel passato recente una relazione nucleare durava tutta la vita. Evoca ricordi della storia originaria quando eravamo nomadi e ancora non esistevano legami monogamici ben definiti.
Tutti hanno i pianeti, l'ascendente-personalità e il mezzocielo-Io, sicché ci sono dodici potenziali incarnazioni determinate dal modello astrologico. Noi siamo una miscela di vari livelli storici indicati dalle posizioni di quei pianeti che convergono e interagiscono proprio come fanno i diversi aspetti della nostra personalità (o sotto-personalità).
Gli aspetti astrologici sono gli angoli tra i gradi dei pianeti (per esempio novanta o centoventi) che definiscono i modelli della personalità e descrivono le interrelazioni dei pianeti in un oroscopo. Alcune connessioni tra gli aspetti dell'incarnazione ci sono di sostegno; altre sono tese e contradditorie. Se, per esempio, ci sono novanta gradi (aspetto della tensione) tra il sole (nostro padre o immagine maschile) e la luna (nostra madre o immagine femminile), ci aspettiamo di avere un conflitto interno tra l'identità maschile e quella femminile. Tali aspetti mostrano anche la relazione reciproca tra le dodici incarnazioni.
Le date determinate dalla scala temporale della reincarnazione servono solo come punti di partenza dai quali è possibile esplorare la vita passata. E' preferibile analizzare le vite precedenti con quelle tecniche che ci fanno sentire più a nostro agio, come la regressione ipnotica, la lettura o la meditazione.
L'intuito richiesto per determinare le vite passate va al di là delle capacità di molti; cciò che serve è trovare un modo per individuare quelle da analizzare. La sola maniera per dimostrare la precisione della scala temporale della reincarnazione è metterla alla prova con alcuni esempi.
Molte delle qualità che ci definiscono riflettono determinate epoche storiche - lo si vede dal tipo di abiti che portiamo, dai libri che leggiamo, dai posti dove andiamo, dalle convinzioni che scegliamo di accettare e di seguire. Nel determinare queste epoche storiche la teoria della reincarnazione sarà preziosisima per capire noi stessi.
Nel determinare le precedenti incarnazioni, le qualità collegate a ogni periodo nel passato karmico possono avere una gamma di manifestazioni assai vasta. Al principio forse sembreranno frivole, ma alla fine risulteranno essere profonde e significative. Le qualità evocate nelle esistenze passate attivano in noi l'attrazione veso quei tempi - per esempio ci immaginiamo come faraoni egizi o come guerrieri vichinghi - ma alla fine queste qualità penetrano nel nostro essere. L'amore per la storia forse ha avuto origine nelle vite passate.
La personalità è il meccanismo più ovvio per esprimere una precedente incarnazione. Certi aspetti della nostra personalità derivano dalle origini familiari ereditarie, qualificate dall'ambiente, ma noi manifestiamo anche qualità più profonde che vanno al di là dell'ereditarietà. I giochi dell'infanzia e le fantasie adulte sono segnali che le esistenze passate stanno affiorando alla coscienza, sebbene molti rifiutano di lasciare che questi segnali si esprimano liberamente, o li reprimono non permettendo che superino la fase del semplice capriccio. Le sotto-personalità appartenenti alla vita passata a volte sono più forti e vitali di quanto si possa immaginare. E' perciò nel nostro interesse scavare in noi stessi e nella nostra storia. Potremo allora cominciare a comportarci in maniera più conforme alla nostra natura.
Procedendo negli anni, soprattutto se ci sentiamo unici e diversi, ricerchiamo altre persone che ci sostengano, che accettino la nostra individualità e che si armonizzino con i nostri sentimenti più profondi. Coloro dai quali siamo attratti sono portatori di parti di noi e probabilmente di parti delle nostre esistenze passate - possono essere amici, amanti, genitori o figli. Pur avendo appreso a ignorare tali sentimenti, questi rappresentano l'espressione del nostro vero essere e meritano perciò il dovuto rispetto.


(Continua)
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Astrologia e Reincarnazione

Messaggioda Oliviero Angelo » 19/01/2011, 19:24


La creatività e la reincarnazione


In quanto esseri creativi e curiosi, abbiamo bisogno di conoscere sempre più noi stessi, soprattutto i motivi che ci inducono ad agire in un dato modo. La teoria della reincarnazione è uno strumento per accedere alla funzione creativa che è in noi, soprattutto se facciamo appello agli strati più profondi di noi stessi alla ricerca di un'autoespressione. Si può scoprire che determinate epoche storiche attivano livelli più alti d'ispirazione.
La creatività della reincarnazione è dimostrata dagli oroscopi di numerosi autori, musicisti, storici e altre persone creative. Quasi per definizione, gli scrittori si esprimono attraverso personaggi che sono autobiografici, reali e immaginari o una combinazione dei tre. Robert Graves (1895-1984), scrittore, storico e poeta inglese, scrisse un romanzo sull'imperatore Claudio (10 a.C.-54 d.C.), nel quale gli eventi sono narrati in prima persona. Venere è al sedicesimo grado della Vergine (60 d.C.) nell'oroscopo di Graves, poco dopo la morte di Claudio.
Molti musicisti hanno pianeti nei segni dell'era del mito (Ariete, Toro, Gemelli, Cancro), cioè il loro primario mezzo d'ispirazione ebbe origine dal recupero di ritmi fondamentali e da motivi archetipici. Il compositore tedesco Richard Wagner (1813-1883) era ossessionato dai temi mitologici e dalle antiche leggende germaniche. Egli aveva le incarnazioni di Mercurio (mente e intelletto) e di Venere (estetica e musica) collocate nel segno mitologico del Toro. La classica soprano wagneriana dalle forme generose risale al tempo della madre terra. I temi di molte opere - particolarmente la "tetralogia"- evocano un'epoca primordiale. Un'opera prediletta da Wagner era Parsifal, che racconta la ricerca del santo Graal da parte di un cavaliere nobilissimo. Wagner fece riferimento alla leggenda medievale del Graal, narrata nella "Morte di Artù", del 1470. Wagner era Urano (individualità e ispirazione) collocato nel venticinquesimo grado dello Scorpione (1460); la sua capacità di cogliere il gusto e l'avventura della ricerca del Graal riflette la sua precedente incarnazione, quando era stato un eretico, che aspirava alla verità.
Il compositore Giuseppe Verdi (1813-1901) riuscì a cogliere lo straordinario sentimento e la passione dell'antico Egitto nella sua opera "Aida", le cui rappresentazioni comportano la presenza sulla scena di elefanti e cocchi trainati da cavalli. Verdi aveva Giove nel secondo grado della Vergine, corrispondente all'anno 705 a.C., ossia quando si svolge l'azione narrata nell'opera.


Le affinità spirituali e i legami karmici


Nel suo libro sulla reincarnazione Guenter Wachsmuth afferma: "L'incontro con altre persone rappresenta una ben precisa indicazione, uno specifico complesso di leggi nelle dinamiche interne, che si possono far risalire ai ritmi delle esistenze precedenti."
Quasi tutti noi desideriamo istituire rapporti profondi con il compagno (o compagna) spirituale, e vorremmo poterlo identificare. Il compagno spirituale è qualcuno così familiare, così parte di noi, che abbiamo la sensazione di averlo sempre conosciuto. Alcuni di noi non sono felici se non incontrano persone affini e istituiscono rapporti con loro.
E' importante conoscere le qualità che abbiamo in comune con le persone più intime. Quando siamo fortemente attratti da qualcuno, vuol dire che entrambi abbiamo trasferito il karma delle vite passate nella relazione attuale. Per comprendere quale karma sia insito in un rapporto, è necessario confrontare il nostro oroscopo con quello del compagno.
Le connessioni karmiche più importanti tra gli oroscopi sono rappresentate dai pianeti in congiunzione (in gradi simili dello stesso segno). Le congiunzioni sono quelle incarnazioni che si realizzano nello stesso momento nella storia. I pianeti coinvolti mostrano chi eravamo in quella incarnazione. Se Venere (giovane donna) di un uomo è in congiunzione con Saturno di una donna (il vecchio saggio), vuol dire che nelle precedenti esistenze il rapporto intercorreva tra l'uomo come giovane donna, e la donna come vecchio saggio. Ciò può spiegare perché lei si sia sentita protettiva nei confronti di lui quando si sono conosciuti. Se i pianeti fossero stati Marte e Saturno, la relazione sarebbe stata tra due uomini, magari uomini che erano andati in guerra insieme.
Quando i pianeti sono in congiunzione, il numero di gradi che li separa indica le età rispettive degli individui nelle incarnazioni precedenti. Il grado più basso connota una persona più anziana. Se, per esempio, il grado di un pianeta nel nostro oroscopo è otto e quello del nostro compagno è undici dello stesso segno, possiamo supporre di essere stati più avanti negli anni.


(CONTINUA)

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Astrologia e Reincarnazione

Messaggioda Oliviero Angelo » 19/01/2011, 20:42


Rudolf Steiner e le relazioni karmiche


Nella sua opera monumentale Rudolf Steiner descrisse l'azione del karma nella reincarnazione. A suo avviso esistevano catene di connessioni karmiche da una vita all'altra, alcune convergenti altre divergenti. Esiste un ritmo al quale tutti partecipano, che regola il flusso che ci spinge verso alcune persone e lontano da altre. Usando la scala temporale della reincarnazione, è possibile individuare alcuni degli esempi di incarnazioni collegate spiegati da Steiner.
Steiner sviluppò la sua prospettiva storica attraverso idee esoteriche. Riteneva che il movimento delle idee e della spiritualità fosse un flusso lungo la storia, attivato da certe anime che riappaiono periodicamente e sono canali per il processo di evoluzione spirituale. I suoi esempi corrispondono all'armonia della scala temporale della reincarnazione.
I fili karmici della conoscenza che uniscono i movimenti storici sono spesso distanti fra loro di molti secoli. Steiner identificò alcuni periodi nei quali, simultaneamente, una serie di individui scopriva nuovi modi di percepire e di interpretare il mondo, e descrisse gruppi che s'incarnano insieme.
Una simile armonia mette in relazione gli scienziati e i naturalisti della metà dell'Ottocento con filosofi arabi del VII e VIII secolo. La metà dell'Ottocento va dal grado zero al ventesimo dell'Acquario, mentre il VII e VIII secolo vanno dal grado decimo al ventesimo della Bilancia. Entrambi segni d'aria sono connessi da una relazione trina (piani divergenti di centoventi gradi), che riguarda la comprensione, l'armonia e la concatenazione. L'aspetto trino indica il flusso da un tempo all'altro. (Il principio è di connessione uniforme tra segni dello stesso elemento, per esempio acqua con acqua o fuoco con fuoco.)
Steiner identificò nel potente condottiero arabo, Gebel al Tarik, che diede il suo nome a Gibilterra e vinse diverse battaglie in Spagna all'inizio dell'VIII secolo, il predecessore di Charles Darwin. Tarik preparò il terreno per una fiorente cultura che, nei secoli più tardi, subordinò la brutalità all'arte e alla scienza. Secondo Steiner, Tarik, incarnato come Charles Darwin, portò nel mondo la filosofia araba e la scienza naturale. Negli scritti di Darwin Steiner ritrovava lo spirito del pioniere e del guerriero coraggioso di quei lontani tempi romantici.
Tarik e Darwin sono due uomini che si completano a vicenda. Esistono anche relazioni karmiche in conflitto finalizzate a evolvere la coscienza. Un esempio di tale contatto è il califfo al Mamum (790-823 d.C., dal quattordicesimo al sedicesimo grado della Bilancia), il successore di Maometto, che nella sua corte di Baghdad coltivò l'astronomia astrologica, La linea dell'anima di Mamum conduce all'astronomo Laplace (1749-1827, dal sesto al venticinquesimo grado del Capricorno). Sebbene fossero osteggiate, le teorie astronomiche di Laplace portarono lo spirito scientifico degli arabi nei tempi moderni. Il periodo più ricco della sua produzione cade nei gradi di mezzo del Capricorno, esattamente ad angolo retto (90°) rispetto alla vita di al Mamum. La squadra rappresenta un rapporto di tensione e di crescita, che rimuove le difficoltà.
Steiner identificò in Francesco Bacone, vissuto nel Seicento, l'incarnazione del filosofo arabo Haroun al Raschild dell'VIII secolo. Le loro incarnazioni, distanti di due segni, costituivano una relazione sestile (60°), indicativa dell'armonia e dell'integrazione intellettuale.
L'importanza delle relazioni karmiche nella storia moderna è avanzata in "La lancia del destino" di Trevor Ravenscroft, rinchiuso durante la seconda guerra mondiale nello stesso campo di concentramento in cui era prigioniero Johannes Stein, un maestro di Steiner. Stein disse che Hitler e i generali nazisti credevano di essere l'incarnazione di una serie di tiranni che risalivano al tempo di Cristo. Progettavano di recuperare la lancia del centurione Longino che aveva trafitto il costato di Cristo sulla croce, e con questa conquistare il mondo. Fortunatamente la forza del destino si oppose all'impresa. Successivamente il libro fu d'ispirazione a Steven Spielberg per il film "I predatori dell'arca perduta".
Lo studio della trama delle relazioni attraverso la storia è interessantissima. Nell'oroscopo possiamo individuare le nostre diverse qualità e nella storia possiamo trovare i movimenti che simboleggiano e rappresentano il nostro dramma personale e la nostra mitologia. Quanto è più profonda la conoscenza delle vite passate e del loro significato in rapporto al presente, tanto più sarà illuminata la successiva incarnazione. E' importante imparare a dominare il maggior numero possibile di forze formative disponibili nella vita, per sviluppare l'Io ed essere utili all'umanità. "


[Tratto liberamente da un Capitolo del libro "Gli elementi della reincarnazione" di A. T. Mann]



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Astrologia e Reincarnazione

Messaggioda shanti » 19/01/2011, 20:57

Che lavorone Gladius! Grazie, mi prenderò il tempo per leggere con calma.
Sii umile perché sei fatto di Terra, sii nobile perché sei fatto di Stelle.
Con la Luce di Michele nel cuore. shanti

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Astrologia e Reincarnazione

Messaggioda mariposa azul » 19/01/2011, 23:41

Mi attira questo scritto, grazie Gladius per il grande lavoro che hai compiuto; lo leggerò con calma perché penso di trovare qualcosa d' interessante e di utile.
Quella che il bruco chiama fine del mondo, il resto del mondo chiama farfalla.”
RICHARD BACH


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