Messaggioda Travelin Jack » 29/10/2010, 16:39
E' anche la mia festività preferita, un cerchio che si chiude e uno nuovo che inizia, pur restando in qualche modo parte dello stesso cerchio più ampio. Verso la fine c'è una cosa che a me pare carinissima... lo dico per chi, come me, ha difficoltà a leggere più di un paragrafo alla volta :p
Non tutti forse sanno che la festa tradizionale di Halloween importata dall'America risale in realtà alla ben più antica festa Celtica chiamata "Samhain" che nelle antiche terre Insubri (Lombardia, Canton Ticino) si chiamava "Samonios".
Questa Tradizione che segnava l'inizio dell'anno nuovo celtico e significa "fine dell'estate", si celebrava solitamente il 1° Novembre e si festeggiava per una settimana: 3 giorni prima e 3 giorni dopo la data prevista.
Oltre all'anno nuovo, Samhain segnava l'inizio di una nuova stagione durante la quale si ringraziava per il raccolto ricevuto e si cercava il favore degli dei per quello successivo, affinché fosse prospero e fruttifero.
Secondo la tradizione Celtica i momenti di transizione tra due stati avevano particolari poteri magici. Samhain era il più grande ed importante momento di transizione dell'anno.
I Celti credevano che questo momento magico potesse aprire una sorta di connessione con il mondo dei morti:coloro cioè che avevano fatto esperienza dell'ultima transizione, quella tra la vita e la morte.
Si credeva infatti che durante Samhain il mondo dei vivi fosse in stretto contatto con quello dei morti, e che gli spiriti dei morti viaggiassero nuovamente sulla terra.
In Insubria questa festa è sempre stata celebrata nel corso dei secoli seppur cambiando nome: festa di Ognissanti.
Ai tempi dei nostri nonni, ma anche dei nostri genitori, era in uso intagliare delle zucche arancioni per inserirvi le candele sul fondo ed andare in giro a spaventare le vecchiette, andando anche di casa in casa a chiedere del cibo: noci, nocciole, castagne.
Queste zucche a Milano e in Brianza venivano chiamate "Lumere".
Si festeggiava proprio a fine ottobre e per tre giorni: 30, 31 ottobre, 1 novembre.
A casa si dovevano lasciare una ciotola di latte, un bicchiere di vino rosso e del cibo, per le Anime dei propri cari, sul davanzale delle finestre.